Iero sera avevo scritto una risposta “corposa”, ma poi mi si è cancellata .... così “riassumo”.
CITAZIONE (Mê®ÇÜZ!س @ 26/10/2008, 21:22)
...Evidentemente mi ricordavo male io. Fatto sta che, per quanto mi ricordi, dalla prima alla quinta il metodo di insegnamento e l'approccio alla materia si sono evoluti in un modo non indifferente, almeno nel suo caso...
Se intendi che “per me”: mi pare che l'evoluzione, in quei 5 anni, sia stata poca cosa, se intendi “per voi”: credo che possa essere stata notevole.
Ma ti ricordi anche tutte le difficoltà ad entrare in questo modo “non standard” di affrontare la fisica. Se invece potesse essere questo il modo standard, avremmo eliminato alcune delle difficoltà psicologiche, avremmo una maggior chiarezza su cosa si vuole, avremmo, soprattutto, che sapreste che partecipare e estrinsecare quello che pensate è il vostro dovere principale.
...
CITAZIONE (Mê®ÇÜZ!س @ 26/10/2008, 21:22)
...Mi spieghi un paio di cose allora: da cosa è sorto questo bisogno? Perché insegnanti e alunni hanno deciso di ritrovarsi per riorganizzare la didattica? Cosa andava stretto agli uni e agli altri?...
Probabilmente “la Gelmini” e “l'occupazione” sono state l'occasione di fare qualcosa di diverso, e per ripensare a quello che davvero vogliamo.
Forse il vivere in una scuola così stravolta ci ha fatto prendere al volo la possibilità di estrinsecare che non ha assolutamente senso molto di quello che quotidianamente si vive:
- venire a scuola solo per obbligo,
- vivere i voti come il fine di tutto il nostro impegno scolastico,
- ottenerli ripetendo a memoria (o peggio ancora “avendo capito i concetti”, cioè essendo stati “plagiati”) tutto quello che libri e docenti ci propinano,
- fare corpo comune contro i docenti, utilizzando tutte le “armi” (dicendo una cosa per un'altra, cercando scuse assurde, facendo assenze strategiche, copiando e facendo copiare, assecondare comportamenti immorali ...) a disposizione del povero studente,
- gioire comunque quando non c'è lezione,
- imparare a non avere rispetto delle attrezzature pubbliche (scrivere su banchi e muri, tirare ovunque mozziconi di sigaretta, sprecare le risorse, ...),
- imparare a fumare,
- non fare regolarmente ore di lezione, abituarsi alla “illegalità”,
- usare comunemente due linguaggi (uno “ufficiale” e uno, il turpiloquio, per i contatti “veri” con gli altri studenti),
- ..........
Dicevo che in questa fase in cui si cercava di fare qualcosa di diverso, di vero, di utile ad un concreto rinnovamento della scuola, è stato naturale che appena si è ventilata l'ipotesi di ripensare a come viviamo la scuola, ci siano state diverse persone (alunni e docenti) che “non si sono fatti sfuggire l'occasione” di far presente su cosa si poteva operare.
Poi c'è stato anche il problema di “crederci”, ed ancora non so se si riuscirà ad avere fede in questo, ma CAMBIEREMO LA SCUOLA, ... non abbiamo altra scelta.
CITAZIONE (Mê®ÇÜZ!س @ 26/10/2008, 21:22)
...PS: ricordo bene la sua "avversione" verso l'americanizzazione subita dall'Italia, come si trova con questo nuovo sfondo
?...
Non me ne ero accorto finché non me lo hai fatto notare. Ho subito “brontolato” in tag.
Questo è proprio quello di cui palavo sopra:
pensiamo che SI DEBBA far presente che è festa, e che non possiamo andare contro corrente.
E così si continua a promuovere la nostra colonizzazione.
Anche perché se a qualcuno interessa non si può negare ... (a me da particolarmente fastidio uccidere le nostre tradizioni a favore ... del nulla).
Poiché “è festa”, bisogna approfittarne. Ma allora se si scoprisse che ogni giorno, in qualche parte del mondo, è festa (credo che più o meno sia così) dovremmo “fare festa” tutti i giorni? (e non ci accorgiamo che non è possibile “essere sempre in festa.)
E allora via: zucche, spettri, streghe, ecc.: è Halloween!
Ma voglio vedere se per il “Gay Pride” si metterà uno sfondo adatto ...! (Comunque spero di no).
La scuola non deve andare dietro quello che fa la gente e che pensiamo sia sbagliato: la scuola deve educare.
E ostacolare la diffusione di questo genere di roba cedo sia un dovere della scuola
CITAZIONE (Mê®ÇÜZ!س @ 26/10/2008, 21:22)
... Sto scherzando ovviamente
.
???
Stai scherzando? E perché mai?
Pensi che sia sbagliato essere molto dispiaciuti nel vedere che ci si butta nel “nulla” per avere un'occasione di divertirci?
Lo sai, vero, che non ci si fa a non divertirci?
Nota che fra poco è Natale.
Anzi, prima è Avvento, un tempo di preparazione, ma questo non interessa: panettoni, pandori, panforti, e dolci natalizi vari, che dovrebbero essere consumati solo da Natale in poi, si comprano ben prima che inizi l'avvento, poi a Natale seguono Capodanno e “Befana”, poi8, subito dopo, inizia il Carnevale.
Questo prosegue almeno fino alla prima settimana di Quaresima compresa.
Dopo c'è, appunto, la Quaresima, il tempo di penitenza per eccellenza. Penitenza???? Al giorno d'oggi? Se è vero che in Avvento si trovano panettoni ecc., è vero che in Quaresima (anzi, da prima) si trovano tutti i dolci pasquali: colombe, uova, ricciarelli, ecc., anzi: si trovano SOLO in Quaresima (o da prima), ma con la domenica di Pasqua cessano la loro vendita.
E non è perché Pasqua dura solo un giorno: il tempo di Quaresima dura 40 giorni (47, per esser corretti), ma quello di pasqua dura di più ancora: 50 (finisce con la Pentecoste). E infatti, pur non sapendolo, continua la vita spensierata per tutto il tempo di Pasqua.
Poi arriva l'estate, poi ....
Ecco, c'è un 2buco” fino all'Avvento. Logico che ci manca qualche festa.
Ben venga, quindi una festa il 31 ottobre, anche se è un giorno solo: l'importante è prepararla e farla durare tanto (infatti vi ci state preparando da almeno 15 giorni.W la colonizzazione!!!